Tomando lo mejor!

QUIENES SOMOS
Perché 1881? È l’anno in cui mio bisnonno Stefano, di ritorno da un breve soggiorno a Lima, in Perù, si stabilisce a Panama, dove i lavori di costruzione del canale creano opportunità e affari per quegli uomini che sanno affrontare il cambiamento con spirito e coraggio, senza per forza essere avventurieri. Sigue leyendo.

Don Esteban 1881 è ottenuto invecchiando per 18 anni in barili di rovere il distillato della “miel morena” della canna da zucchero.
Un “tributo” a uomini di altri tempi, a una terra meravigliosa dove la canna da zucchero respira i venti di due oceani.

IL COLORE
Un colore che da solo invita all’assaggio.

IL PROFUMO
Poi le sensazioni si espandono rilasciando aromi primari di banana e di caramello cotto a legna mentre appare la dolcezza della crema pasticcera, con un leggero richiamo di caffè di media tostatura. A questi si uniscono percezioni di legno lavorato, tipo barrique, insieme a spezie come la vaniglia e il cacao, tipiche dell’invecchiamento in botte.
C’è come un “respiro” nel Don Esteban 1881, che lo rende leggiadro, lieve, alato.
La vera unicità del suo profumo è la sua traccia “ventosa”, una specie di alito di brezza, evidente, ricco a sua volta di sfumature minerali e saline che rivelano l’origine geografica del suo ingrediente principale, le piante di canna da zucchero di Panama che crescono tra i due oceani.

IL GUSTO
È un mix intenso ed equilibrato di sensazioni opposte, eppure straordinariamente armoniche: volutamente poco dolce, ma anche secco – un secco caldo e avvolgente – morbido, rotondo, vellutato, diretto, con una potenza di fondo che restituisce con chiarezza l’impronta della materia prima di partenza.
Il finale di bocca è lungo, persistente, pulito, netto ed equilibrato.
Equilibrio e purezza nel colore, nel profumo, nel gusto: tutto “come dovrebbe essere”, non ci sono dettagli fuori posto.
Equilibrio e purezza nel colore, nel profumo, nel gusto: tutto “come dovrebbe essere“, non ci sono dettagli fuori posto

Nel 1879 la nave su cui Stefano si imbarcò a Genova arrivò all’attuale porto di Colon. Da lì Stefano attraversò l’istmo in treno per raggiungere Panama e imbarcarsi, via Pacifico, per il Perù. Dovette attendere qualche giorno prima di ripartire. Per la prima volta sicuramente sentì parlare di un possibile canale transistmico progettato da Lesseps, un’opera straordinaria che avrebbe rivoluzionato il mondo del commercio internazionale. In quel breve periodo conobbe vari italiani, tra cui un certo Pietro Dell’Oro, farmacista. Sigue leyendo.
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